Roma. Walter Veltroni rischia di essere troppo gentile verso Silvio Berlusconi.
Nel suo primo discorso al parlamento italiano, Silvio Berlusconi ha dichiarato che lui e i suoi colleghi "respirano un'aria nuova". Il Primo Miniistro non si riferiva alla sua grande maggioranza di governo, ma all'impegno costruttivo del leader dell'opposizione, Walter Veltroni.
La legislatura emersa dalle elezioni di aprile ha un aspetto più ordinato, più britannico. A destra si trova l'alleanza di Mr Berlusconi PDL, collegata alla Lega Nord e un piccolo partito siciliano. A sinistra si trova il PD di Mr Veltroni, congiunto con un piccolo partito anti-corruzione. Al posto dei Liberaldemocratici inglesi ci sono i Cattolici dell'UDC. Mr Veltroni ha addirittura formato un "governo ombra" in stile Westminster.
Eppure l'idea veltroniania di opposizione non è british affatto. Ha perso una serie di opportunità per imbarazzare l'esecutivo, contribuendo a spingere la popolarità di Mr Berlusconi, che è cresciuta dalle elezioni in poi. Una possibilità si era presentata quando un giornalista, Marco Travaglio, Renato Schifani, aveva ricordato agli spettatori televisivi che l'uomo scelto da Berlusconi come presidente del Senato, era stato un tempo socio in affari con persone più tardi condannate per legami con la mafia. Anziché esigere maggiori dettagli, la capogruppo PD del Senato, Anna Finocchiaro, ha definito l'intervento di Travaglio "inaccettabile".
E poi c'è Alitalia. Mr Berlusconi aveva promesso di trovare una cordata italiana per salvare la compagnia aerea. Oltre due mesi più tardi - e di 300mln € più povero dopo un prestito ad Alitalia - il Paese è ancora in attesa. Eppure, tutto ciò è stato a malapena menzionato dal PD. Il partito si è allo stesso modo contenuto nell'attaccare le dure misure varate dal governo a proposito di immigrazione e sicurezza. Misure che hanno sollevato più di un sopracciglio a Bruxelles (e in Vaticano). Neither the PD has done stories on Mr. Berlusconi's plan to ban most of the wiretaps made by the police.
What's happening? Mr Veltroni says he is "open to dialogue." The benefits are clear for Mr. Berlusconi: it can change its image and emerge as part of a man of consensus, perhaps a candidate for the Presidency of the Republic. But the benefits are less obvious for the left. Even before the election, Mr Veltroni said he wanted to cooperate with Mr. Berlusconi to make electoral and constitutional reforms to make Italy easier to govern. A noble goal, pity that had already been tried in the past, with disastrous consequences.
In the 90s at the insistence of Massimo D'Alema, leader of the largest leftist party, the center to avoid passing laws that break the virtual monopoly on Berlusconi's private TV station. Mr D'Alema hoped to gain support for Berlusconi's political reforms. But Mr Berlusconi sank the project - and returned to power in 2001 with his media empire intact.
Yet appeasement (appacificazione) has a strong appeal for Mr. Veltroni, who is in a vulnerable position. One of the reasons why the government began to topple Prodi was the leader of the Democratic Party sought to distance himself as much as possible after Prodi won the primaries of last autumn. His electoral strategy has largely failed: he refused an alliance with the parties to his left, insisting that the PD ran alone. And his choice of candidate for mayor of Rome proved woefully wrong. Francesco Rutelli, who had administered the city twice, managed to reduce the vote for the center from 62 to 46%.
Dialogue, with its plan to build a new Italy, precludes the agonizing post-mortem that a defeated party usually faces. Yet, this may be just what you need on the left. Rooted in a doubt I believe, the Eurocommunism, and no doubt a movement, the Christian Democrats, the leaders of the PD - Walter Veltroni, D'Alema and Rutelli - were defeated by the voters, passed by Berlusconi in intelligence or both. The risk is that Italy does not recover with a shadow government, but opposition ghost.
0 comments:
Post a Comment